La Corte di giustizia europea dichiara illegale il divieto di vendita di CBD in Francia

La Corte di giustizia europea dichiara illegale il divieto di vendita di CBD in Francia

Dal 2018 è nato in Francia un nuovo tipo di "caccia alle streghe", la caccia al CBD. Nel 2017 c'è stato un boom di negozi CBD in tutte le principali città francesi, e tutti questi negozi hanno avuto un grande successo. Questo successo, purtroppo, non è stato apprezzato da tutti: un anno dopo quasi tutti questi negozi CBD sono stati chiusi e i loro proprietari perseguiti dallo Stato francese.

Eroi del CBD

Queste decisioni giudiziarie non sono state accettate da tutti. Due precursori della sigaretta elettronica CBD di Marsiglia hanno deciso di passare al contrattacco: Sebastien Beguerie e Antonin Cohen.

Condannati a 18 e 15 mesi di reclusione con sospensione condizionale e a una multa di 10.000 euro per l'uso di olio di CBD, prodotto legalmente nella Repubblica Ceca, estratto da foglie e fiori di sativa. Infatti, fino ad oggi la legislazione, in conformità con l'art.R.5132-86 del Codice della sanità pubblica, era (relativamente) limitata all'uso di semi e fibre di canapa per la produzione di CBD.

Giustizia a due livelli per il cannabidiolo

La legislazione francese che proibisce la vendita di CBD estratto da resina, foglie e rami, contraddice la legislazione europea che consente la commercializzazione del CBD, purché rispetti il livello di THC autorizzato.

La Corte di giustizia dell'Unione europea ritiene che, in base alle conoscenze scientifiche e alle convenzioni internazionali in vigore, l'olio di CBD non costituisca un prodotto stupefacente; la legislazione sulla libera circolazione delle merci all'interno dell'Unione europea si applica anche al caso "Kannavape".

Pur affermando che il divieto può essere applicato con un obiettivo di salute pubblica, a condizione che sia dimostrata la natura nociva del CBD, la CGUE ha quindi ritenuto illegale il divieto di commercializzazione della cannabis.

Il momento di gloria del CBD

Sebbene il CBD, e la cannabis in generale, siano ancora oggetto di dibattito, questa decisione della CGUE è una vera vittoria per tutti gli appassionati di CBD, professionisti o clienti.

Il CBD è un aiuto concreto per molte persone che soffrono di ansia, attacchi di panico, insonnia e molte altre patologie. Si ricorda che il CBD non è una sostanza psicotropa, non ha effetti sul sistema nervoso a differenza del THC, anch'esso presente nella cannabis.

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